Scopri i marchi delle nostre divisioni: Adhesive Technologies e Consumer Brands.
Conservare il prodotto, mantenerlo integro, facilitarne il trasporto: il packaging in plastica assolve a molteplici funzioni, alcune indispensabili. I rifiuti di plastica rappresentano però un serio problema per l'ambiente e il clima. Henkel si è assunta l’impegno di usare la plastica responsabilmente all’interno di un’economia sempre più circolare.
In paesi come la Germania, la Svizzera e la Norvegia, il ciclo di vita delle bottiglie in polietilene tereftalato (PET) inizia e finisce nei supermercati, dove i consumatori le restituiscono dopo l’uso. Le bottiglie non vengono bruciate negli inceneritori, né disperse nei fiumi o negli oceani, ma vengono raccolte in appositi contenitori. Le bottiglie riutilizzabili vengono semplicemente lavate e riempite di nuovo, quelle monouso vengono selezionate in base al colore e ridotte in scaglie di PET, poi trattate per ricavare la plastica riciclata che servirà a produrre altre bottiglie in PET o tipi diversi di packaging. Questo modello di economia circolare riduce il consumo complessivo di risorse, dal momento che i materiali vengono mantenuti il più a lungo possibile all’interno del ciclo produttivo e di consumo.
La plastica riciclata non solo diminuisce la quantità di rifiuti prodotti, ma ha un’impronta di carbonio nettamente inferiore rispetto al materiale vergine ottenuto da fonti fossili. Secondo Christoph Hoffmann, direttore Corporate Strategy, Sustainability & Circular Economy del produttore di imballaggi ALPLA, non tutti conoscono questo specifico aspetto: “La plastica riciclata prodotta da una delle nostre consociate (la business unit dedicata al riciclo del PET a Wöllersdorf, in Germania) genera solo un decimo delle emissioni di gas serra della corrispondente quantità di materiale vergine”. Per ridurre la CO2 e i rifiuti di plastica, Henkel ritiene esista una sola soluzione: la creazione di un’economia davvero circolare, in cui la plastica possa essere riutilizzata o riciclata come avviene nell’esempio delle bottiglie in PET nei supermercati.
Investire nel packaging sostenibile permette alle aziende come Henkel di ridurre le emissioni di carbonio e contribuire alla tutela del clima attraverso l’impiego di plastica riciclata. Il problema è che non c’è abbastanza materiale riciclato di alta qualità disponibile sul mercato.
Secondo gli ultimi dati riferiti da Corepla, nel 2020 in Italia sono stati recuperati oltre 1,8 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica, ovvero il 95% degli 1,9 milioni di tonnellate immesse sul mercato – un dato che ci colloca sul podio dei paesi europei più virtuosi. Ma la raccolta differenziata non è capillare ed efficiente allo stesso modo in tutti i paesi, per cui molti contenitori di plastica finiscono ancora nelle discariche. Ci sono poi altri due fattori da considerare: riciclare la plastica con elevati standard qualitativi è un processo complesso dal punto di vista tecnico e molto più costoso rispetto alla produzione di nuovi materiali dai fonti fossili. Inoltre, non tutti i contenitori di plastica possono essere riciclati: un problema che Henkel si è impegnata ad affrontare.
Per supportare l’economia circolare, Henkel ha stretto numerose collaborazioni. Le partnership con i produttori di packaging aiutano a chiudere il circolo del riciclo con una progettazione intelligente degli imballaggi, l’utilizzo di plastica riciclata e biomateriali. Ripensare il packaging in questo modo riduce notevolmente l’impatto sull’ambiente. Henkel, inoltre, partecipa ad alleanze e iniziative che puntano a migliorare le attuali infrastrutture di riciclo per rendere sempre più concreta e diffusa l'economia circolare, anche nei paesi in via di sviluppo.
Stando ai dati riportati dal Plastic Atlas 2019, la pubblicazione delle organizzazioni no profit tedesche Heinrich Böll Stiftung e BUND, ogni anno nel mondo si consumano più di 400 milioni di tonnellate di plastica, una cifra destinata ad aumentare. Meno di quarto viene riciclato. Produrre materiale riciclato di alta qualità da scarti di imballaggi misti rappresenta tuttora una sfida, ben più difficile del recupero delle bottiglie in PET costituite da un unico materiale. Il processo di riciclo inizia con la raccolta di contenitori in plastica di vario genere in appositi sacchi oppure attraverso il conferimento in specifici luoghi; gli imballaggi vengono separati in base al tipo di materiale e da qui trattati per ottenere nuova plastica.
La plastica scura è particolarmente difficile da gestire. In collaborazione con Ampacet, Henkel ha sviluppato una soluzione innovativa che permette di avere imballaggi in plastica nera completamente riciclabili. Realizzate con un colore nero privo di carbonio, le confezioni non vengono scartate dai sistemi di riciclo delle plastiche, come certificato dall’istituto specializzato Cyclos-http. Il nuovo materiale è già utilizzato in alcuni flaconi di detersivi per il bucato come Perlana Nero e nel packaging di cosmetici come Gliss Supreme Repair.
Negli impianti di riciclo ci sono anche problemi di tipo qualitativo: le impurità o la presenza di corpi estranei, ad esempio, compromettono la qualità e fanno aumentare i costi di lavorazione. I materiali riciclati devono infatti soddisfare una serie di requisiti in materia di sicurezza, prestazioni e qualità, che a loro volta impongono l’adozione di soluzioni innovative.
In collaborazione con ALPLA, nel 2019 Henkel ha realizzato la sua prima bottiglia in plastica riciclata chimicamente. Questo processo permette di riciclare mix di plastiche che verrebbero altrimenti scartati, ricavando materiali di alta qualità. Il progetto pilota rientra nel programma ChemCycling lanciato da BASF e rappresenta un passo importante verso un packaging ancora più sostenibile, andando a integrare i processi di riciclo di tipo meccanico.
È risaputo che il riciclo sia una leva importante nella riduzione dei rifiuti. Il contributo che questa pratica ha per la tutela del clima è però qualcosa che non tutti conoscono.
Christoph Hoffmann, Direttore Corporate Strategy, Sustainability & Circular Economy di ALPLA
Nel 2020 Henkel ha raggiunto un traguardo importante nel suo percorso verso il packaging sostenibile: oltre 400 milioni di flaconi per detersivi e detergenti come Pril o Vernel sono stati realizzati interamente in plastica riciclata. In totale, Henkel ha già immesso sul mercato 700 milioni di bottiglie di plastica riciclata. Il materiale riciclato deriva dal recupero di rifiuti e comprende una quota di Social Plastic®, ovvero di plastica proveniente dalla partnership di Henkel con l’impresa sociale Plastic Bank.
La Social Plastic® fa bene all’ambiente, ma ha anche una forte valenza sociale: deriva infatti da rifiuti raccolti sulle spiagge o lungo i corsi d'acqua da persone che vivono in situazioni di povertà, in paesi senza infrastrutture efficienti di riciclo. Le comunità locali partecipano all’iniziativa depositando i rifiuti in plastica nei centri di raccolta e ricevendo in cambio denaro, beni o servizi.
L’uso di materiali riciclati permette di risparmiare dal 33 al 50 per cento dell'energia necessaria per produrre nuova plastica. Ogni tonnellata di materiale riciclato contribuisce a far risparmiare da 1,45 a 3,22 tonnellate di CO2 rispetto al suo corrispettivo vergine. Henkel è consapevole delle sue responsabilità nel settore del packaging: l’azienda si è data obiettivi chiari e si sta adoperando incessantemente per raggiungerli. Entro il 2025 punta a ridurre del 50% la quantità di plastica vergine ottenuta da fonti fossili nei prodotti al consumo e, per ottenere questo risultato, aumenterà la quota di plastica riciclata oltre il 30%, renderà le confezioni ancora più compatte e userà più bioplastica.
Per diminuire in modo duraturo i rifiuti di plastica serve la collaborazione di tutta la filiera, dai fornitori fino ai consumatori. “L'economia circolare non riguarda solo produttori e distributori”, ha affermato Sebastian Bayer, Direttore Marketing e Procurement della catena tedesca di supermercati dm, che ha dato il via al Recyclate Forum in Germania. “È importante che i prodotti vengano reimmessi in una catena di valore a circuito chiuso”.
Henkel è membro del Forum Rezyklat (Recyclate Forum), l’organizzazione di cui fanno parte anche produttori di packaging, commercianti al dettaglio, aziende di prodotti di largo consumo, imprese di smaltimento di rifiuti ed esponenti politici. L’obiettivo comune è sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore della plastica e sul contributo che ogni singolo individuo può fornire.
Perché Henkel usa la plastica nei suoi imballaggi?
La plastica è un materiale robusto, particolarmente adatto per proteggere i nostri prodotti durante il trasporto, conservarli e facilitarne l’utilizzo da parte dei consumatori. Nella maggior parte dei casi rappresenta anche l’opzione a minor impatto ambientale per i liquidi. Il vetro e il metallo, ad esempio, sono molto più pesanti e comporterebbero un maggior consumo di energia lungo tutta la catena di fornitura, dalla produzione fino al trasporto. Il problema non risiede nel materiale in sé, ma nel modo in cui vengono gestiti i rifiuti. Ci stiamo adoperando attivamente per ridurre al minimo la quantità di plastica nelle nostre confezioni e sviluppare soluzioni compatibili con le esigenze della clientela e al tempo stesso sostenibili. Per arrivare a questo risultato usiamo la maggior quantità possibile di materiale riciclato e progettiamo packaging sostenibili e facilmente riciclabili.
Che cosa serve per creare un'economia circolare che funzioni davvero bene?
Le partnership tra i diversi attori della filiera sono indispensabili per conseguire i nostri obiettivi sul fronte del packaging e sostenere l'economia circolare. In stretta collaborazione con i produttori di imballaggi, i distributori e le imprese di smaltimento di rifiuti, abbiamo formato una rete internazionale trasversale a tutti i settori, che ci permette di condividere conoscenze e innovazioni per promuovere lo sviluppo di packaging sostenibile, nonché rafforzare le infrastrutture di riciclo. Oltre a collaborare con Plastic Bank, sosteniamo l’iniziativa New Plastics Economy della Ellen MacArthur Foundation, che coinvolge vari portatori d’interesse nella ridefinizione del futuro della plastica in un’ottica di economia circolare. Siamo inoltre tra i membri fondatori dell’iniziativa internazionale Alliance to End Plastic Waste, il cui obiettivo è sviluppare e attuare soluzioni per ridurre i rifiuti di plastica su scala globale.
Quale contributo possono dare i consumatori e gli altri attori della filiera?
I consumatori possono sostenere l’economia circolare differenziando bene i rifiuti, poiché l'efficacia dei processi di riciclo si basa anche sulla separazione il più possibile accurata di tutti i materiali che vengono scartati. Il conferimento corretto, ad esempio togliendo le etichette in carta o il rivestimento in plastica da bottiglie e flaconi, rende il riciclo infinitamente più facile. Da parte nostra, continueremo a investire perché i nostri packaging siano ancora più sostenibili e riciclabili. Per quanto riguarda il contesto normativo e regolatorio, ci aiuterebbe una maggiore omogeneità a livello internazionale.